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Formazione del supervisore e ruolo del facilitatore nei processi di gestione dell’IA

  • centrostudidrbotti
  • 18 lug 2023
  • Tempo di lettura: 7 min

Come formare i supervisori di processo sui processi decisionali che si integrano con l’IA?


A metà strada tra il management e i supervisori di divisione, Il formatore ha quel ruolo attivo nell’addestramento e formazione delle risorse umane e quello di facilitatore di processo

(in evoluzione continua) dove svolge la funzione di catalizzatore provocando la trasformazione pur non partecipando all’intrapresa finale dell’organizzazione.

Spiegati i vantaggi dell'IA ai supervisori di processo, e compresi i vantaggi dell'utilizzo di questa nei processi decisionali, ne derivano, condivisi: l'aumento dell'efficienza, la riduzione degli errori e il miglioramento della qualità decisionale.

Se da manuale, inizialmente si tratta di insegnare ai supervisori di processo come utilizzare l'IA, i supervisori di processo devono essere in grado di utilizzare gli agenti dell'IA per prendere decisioni.

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Questo può includere l'apprendimento su come utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale, l'interpretazione dei dati generati dall'intelligenza artificiale e la valutazione delle raccomandazioni dell'intelligenza artificiale.

Poi però, il formatore dovrà condurre i supervisori di p. a superare parecchie sfide.

Ci sono alcune difficoltà che i supervisori devono affrontare quando si utilizza l'IA nei processi decisionali. Queste sfide possono includere l'obiettività, i bias cognitivi e la trasparenza (nebbia di guerra).

I supervisori di p. devono essere in grado di affrontare queste sfide per assicurarsi che l'IA venga utilizzata in modo responsabile.

Nei follow up, è importante fornire feedback ai supervisori. Questi devono essere in grado di imparare e migliorare nel tempo e dovrebbero ricevere feedback sui loro processi decisionali che integrano l'IA in modo che possano identificare e correggere eventuali aree problematiche.

Banalmente in un impianto pedagogico etico ed ecosostenibile si dovrebbero utilizzare casi di studio e simulazioni. I casi di studio e le simulazioni possono aiutare i supervisori a vedere come l'IA può essere utilizzata per prendere decisioni in vari scenari. Per esperienza, più è accurato il software e l’hardware, migliori sono le performance nell’operatività combo.

Come nei circoli di qualità, è fondamentale saper porre domande aperte allo staff e stimolare la discussione. Le domande aperte possono aiutare i supervisori di processo a pensare in modo critico e a valutare le raccomandazioni dell'IA mentre la discussione può aiutare i supervisori di processo a condividere le loro idee e a imparare dagli altri.

Fornire e progettare risorse di concerto col management è basilare. I supervisori di processo dovrebbero avere accesso a risorse che possono aiutarli a imparare sull'IA e su come utilizzarla per prendere decisioni.

Formando i supervisori di processo sui processi decisionali che si integrano con l'IA, le aziende possono garantire che l'IA venga utilizzata in modo responsabile e vantaggioso.

Ma… come possono questi supervisori evitare, o meglio, prevenire l'errore nel processo decisionale?


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I supervisori possono evitare o prevenire l'errore nel processo decisionale adottando una serie di misure, tra cui:

Utilizzare un processo decisionale strutturato che aiuta i supervisori a identificare tutti i fattori importanti da considerare e a prendere una decisione ponderata.

Raccogliere dati e informazioni: sono essenziali per prendere decisioni informate. Maggiore è il numero possibile di dati e informazioni pertinenti alla decisione da prendere più precisi saranno gli standard qualitativi dell’informazione.

Valutare le opzioni. Dopo aver raccolto dati e informazioni, i supervisori dovrebbero valutare attentamente tutte le opzioni disponibili.

Prendere una decisione. Una volta valutate tutte le opzioni, i supervisori devono prendere una decisione. La decisione dovrebbe essere basata sui dati e sulle informazioni raccolte e dovrebbe essere la migliore opzione per l'organizzazione.

Monitorare la decisione. Dopo aver preso una decisione, i supervisori devono monitorarla per assicurarsi che stiano producendo i risultati desiderati. Se la decisione non sta producendo i risultati desiderati, i supervisori devono essere predisposti a cambiarla.

Seguendo questi passaggi, i supervisori di processo possono aumentare le possibilità di prendere decisioni accurate e informate.

Ecco alcuni suggerimenti per evitare errori nel processo decisionale che solitamente raccomandiamo:

Sii consapevole dei tuoi pregiudizi. Tutti hanno pregiudizi, che possono influenzare le decisioni. I supervisori dovrebbero essere consapevoli dei propri pregiudizi e dovrebbero cercare di mitigarli.

Chiedi aiuto se ne hai bisogno. Se i supervisori non sono sicuri di come prendere una decisione, dovrebbero chiedere aiuto a un collega, un mentore o un consulente, meglio se un facilitatore.

Sii disposto a cambiare idea. Se i supervisori scoprono che hanno preso una decisione sbagliata, dovrebbero essere disposti a cambiare idea.

Seguendo questi suggerimenti, i supervisori di processo possono ridurre il rischio di errore nel processo decisionale.

Ma ora veniamo al tanto temuto “fattore umano”…


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Nelle situazioni di emergenza, sia l'addestramento sulle simulazioni che il lavoro sul dominio delle emozioni sono importanti. L'addestramento sulle simulazioni può aiutare le persone a sviluppare le abilità e le conoscenze necessarie per gestire le situazioni di emergenza. Il lavoro sul dominio delle emozioni può aiutare le persone a rimanere calme e a prendere decisioni razionali sotto pressione.

Ecco alcuni suggerimenti per la formazione per situazioni di emergenza:

Identificare i potenziali rischi. Il primo passo è identificare i potenziali rischi che potrebbero verificarsi nella comunità organizzativa. Questo potrebbe includere incendi, terremoti, inondazioni, sversamenti tossici, sabotaggi etc.

Sviluppare un piano. Una volta identificati i potenziali rischi, è necessario sviluppare un piano per gestirli. Questo piano dovrebbe includere le persone responsabili di ogni compito, le risorse disponibili e il processo di comunicazione e coordinamento.

Formare le persone. È importante formare le persone sul tuo piano di emergenza. Questa formazione dovrebbe includere informazioni sui potenziali rischi, le procedure adatte attese che deriva dal fatto di rimanere calmi e prendere decisioni razionali sotto pressione.

Eseguire esercitazioni. È anche importante eseguirne di emergenza per testare il piano e identificare eventuali aree problematiche. Queste esercitazioni dovrebbero essere realistiche e coinvolgere tutti i membri della comunità.

Pur rimanendo il progetto su una linea ottimale, l’Intelligenza Umana necessita di ulteriori interventi

E sono indicazioni per il lavoro sul dominio delle emozioni:

Identificare individualmente le emozioni trigger. Il primo passo è identificare le emozioni che fanno reagire in una caduta polivagale in situazioni di emergenza. Questo potrebbe includere ansia, paura o rabbia.

Insegnare ad aver dominio sugli stati emotivi (come citato nel libro Vibronika). Una volta identificate le emozioni trigger, si può venire addestrati a mantenere efficacemente le funzioni cerebrali superiori.

Questo potrebbe includere tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione o il Metodo del dott. Bottin.

Pratica. Più si praticano i diversi stati emozionali, più si diventa efficaci. È quindi importante praticare le tecniche di Dominio Emozionale® in modo regolare, anche quando non si è in una situazione di emergenza.

In sedute organizzate queste possono venire simulate e gli stati emozionali provocati per il deuteroapprendimento e l’auto osservazione consapevole.

Velocità, precisione e imperturbabilità emotiva del supervisore evitando hyperarousal o una caduta vagale. Ecco un progetto di formazione e di sviluppo della risorsa umana addetta alla supervisione di A I

I supervisori umani che lavorano con AI devono essere in grado di operare in modo rapido, preciso ed imperturbabile. Questo richiede una serie di abilità e conoscenze, tra cui:

- Capacità di comprensione dell'intelligenza artificiale

- Capacità di valutare l'accuratezza delle raccomandazioni dell'intelligenza artificiale

- Capacità di prendere decisioni rapide e accurate in situazioni di emergenza

- Capacità di gestire le proprie emozioni sotto pressione

Ecco un progetto di formazione e sviluppo per aiutare i supervisori umani a sviluppare queste abilità e conoscenze:

- Corso di base sull'intelligenza artificiale

- Corso di valutazione delle raccomandazioni dell'intelligenza artificiale

- Corso di decision-making in situazioni di emergenza

- Corso di dominio emozionale e conservazione delle capacità, funzioni e competenze cognitive superiori

Inoltre, i supervisori umani dovrebbero avere l'opportunità di praticare le loro abilità in un ambiente simulato. Questo può essere fatto attraverso esercitazioni, giochi di ruolo o simulazioni di laboratorio.


Con una formazione e uno sviluppo adeguati, i supervisori umani possono migliorare la loro capacità di operare in modo rapido, preciso ed imperturbabile con l'intelligenza artificiale. Questo può aiutare a garantire che l'intelligenza artificiale venga utilizzata nel modo più sicuro ed efficace.y

Ecco un esempio di progetto pedagogico per sviluppare le capacità di gestione delle proprie emozioni:

- Identificare le emozioni

Il primo passo è imparare a identificare le proprie emozioni. Questo può essere fatto prestando attenzione ai propri pensieri, sentimenti e sensazioni fisiche. Per agevolare questo processo è stato creato il Metodo del dott. Bottin®

- Conoscere e comprendere le proprie emozioni

Ogni emozione ha una funzione specifica. Ad esempio, la rabbia può aiutarti a difenderti, la paura può aiutarti a stare al sicuro e la tristezza può aiutarti a elaborare il dolore. Imparare a conoscere le emozioni è il primo passo per prevedere l’attivazione a cascata degli stati fisiologici che ne derivano.

- Gestire il dominio delle emozioni

Una volta identificate e comprese le emozioni, si può iniziare a governarle. Ci sono molte tecniche di gestione delle emozioni che si possono usare, come la respirazione profonda, la meditazione e la mindfulness. Ma esistono anche protocolli avanzati molto più precisi ed efficaci.

- Comunicare le emozioni

È importante essere in grado di comunicare le proprie emozioni in modo efficace. Questo significa essere in grado non solo di esprimerle in modo chiaro e conciso (senza essere aggressivi o passivi-aggressivi), ma anche di identificarle e verbalizzarle serenamente. Ci si può esercitare a comunicare le proprie emozioni con un amico, un familiare o meglio con un educatore abilitato.

- Essere in grado di chiedere aiuto

Ci sono molte risorse disponibili, come terapisti, counselor e gruppi di sostegno.

Sviluppare le capacità di gestione delle proprie emozioni in passato richiedeva tempo e pratica, ma è e rimane un'abilità preziosa che può aiutarci a vivere una vita più felice e sana.

Come può un facilitatore pedagogico aiutare questi supervisori?

Un facilitatore pedagogico può aiutare i supervisori a sviluppare le proprie capacità di gestione delle emozioni in diversi modi. Ecco alcuni esempi:

Fornire formazione e supporto. Il facilitatore può fornire formazione sui principi della gestione delle emozioni e può offrire supporto ai supervisori mentre praticano le proprie abilità.

Creare un ambiente sicuro e di supporto. Il facilitatore può creare un ambiente in cui i supervisori si sentano a proprio agio nel condividere i propri pensieri e sentimenti e nel chiedere aiuto.

Fornire feedback. Il facilitatore può fornire feedback ai supervisori sulle loro capacità di gestione delle emozioni in modo che possano imparare e migliorare.

Monitorare i progressi. Il facilitatore può monitorare i progressi dei supervisori e può fornire loro incentivi per continuare a lavorare sulle proprie abilità.

Sviluppando le proprie capacità di gestione delle emozioni, i supervisori possono migliorare la propria capacità di prendere decisioni rapide e accurate, di gestire le situazioni di emergenza e di creare un ambiente di lavoro positivo.

Suggerisco inoltre caldamente ai miei colleghi di

Personalizzare l'istruzione che dovrebbe essere attagliata per le esigenze e gli obiettivi specifici dei supervisori.

Usare una varietà di metodi di apprendimento. I supervisori imparano in modi diversi, quindi il facilitatore dovrebbe usare una varietà di metodi e di stili di apprendimento, come la discussione, i giochi di ruolo e la simulazione.

Rendere l'apprendimento pratico. I supervisori dovrebbero avere l'opportunità di praticare le proprie abilità in un ambiente simulato.

Fornire feedback continuo sui loro progressi in modo che possano imparare e migliorare.

Creare un ambiente di supporto. I supervisori dovrebbero sentirsi a proprio agio nel chiedere aiuto e supporto in un ambito protetto.

Seguendo questi suggerimenti, i facilitatori pedagogici possono aiutare i supervisori a sviluppare le proprie capacità di gestione delle emozioni e a migliorare le proprie prestazioni lavorative.


Dott. Pier Paolo Bottin. Pedagogista.


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